L’articolo che segue è stato redatto dall’Arch. Rossana Corrado che, in caso di vittoria elettorale della Lista Progetto del Buon Governo, assumerà la carica di Assessore all’Urbanistica. Le sue competenze professionali ed esperienze lavorative sono brevemente riassunte nella nota che segue l’articolo.
Civitavecchia: il rilancio della “Città del mare” partendo dalla Zona Logistica Semplificata
Le Zone Logistiche Semplificate sono previste dalla legge n. 205 del 27 dicembre 2017 (Legge di Bilancio 2018), art. 1 commi 61–65, al fine di creare condizioni favorevoli allo sviluppo di nuovi investimenti nelle aree portuali delle regioni più sviluppate, ossia che includano almeno un’area portuale compresa nella rete transeuropea dei trasporti (TEN‑T).
Il 30 ottobre 2018 la Regione Lazio delibera l’avvio dell’iter amministrativo per l’elaborazione della proposta di Zona Logistica Semplificata relativamente alle aree portuali e retroportuali di Civitavecchia, Fiumicino e Gaeta, gestite dall’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale.
Con l’emanazione della Deliberazione di Giunta Regionale n. 40 del 08/02/2022, viene validata la “Proposta di istituzione della Zona Logistica Semplificata (ZLS). Approvazione del Piano di Sviluppo Strategico”, che collega 29 comuni dell’entroterra laziale con le realtà portuali di Civitavecchia, Fiumicino e Gaeta.
Per anni si resta in attesa del decreto attuativo della Legge di Bilancio 2018 che finalmente verrà emanato il mese scorso e pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 77 di martedì 2 aprile 2024. Si tratta del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 4 marzo 2024, n. 40, recante “Regolamento di istituzione di Zone logistiche semplificate (ZLS) ai sensi dell’articolo 1, comma 65, della legge 27 dicembre 2017, n. 205”.
Il provvedimento contiene la disciplina per l’istituzione e la gestione delle Zone Logistiche Semplificate (ZLS) nonché talune norme specifiche in materia edilizio-urbanistica.
E, ovviamente, vorrei concentrare la mia attenzione proprio su queste ultime.
Innanzitutto, è bene chiarire che la ZLS non può comprendere zone residenziali e che l’inserimento di una qualsiasi area all’interno della ZLS non ne altera in alcun modo lo status urbanistico: non conferisce alla stessa il carattere di demanialità, né incide sulle destinazioni d’uso prescritte dagli strumenti urbanistici.
Tuttavia, talune semplificazioni sono introdotte dall’art. 12 del DPCM, che prevede procedure semplificate di rilascio dei titoli abilitativi. Infatti, i progetti inerenti alle attività economiche ovvero all’insediamento di attività industriali, produttive e logistiche all’interno della ZLS, che non sono soggetti a Segnalazione Certificata di Inizio d’Attività o a Comunicazione Inizio Lavori Asseverata, dovranno, d’ora in poi, essere sottoposti ad Autorizzazione Unica, nel rispetto delle normative vigenti in materia di Valutazione di Impatto Ambientale. L’Autorizzazione Unica, ove necessario, può costituire variante “automatica” non soltanto agli strumenti urbanistici ma anche ai piani territoriali, ad eccezione di quello paesaggistico, in virtù dell’importanza primaria dell’interesse da esse tutelato.
In generale, l’istituzione della ZLS permetterà di dare avvio ad una programmazione d’insieme sotto il profilo infrastrutturale e trasportistico in grado di stabilire una forte interconnessione tra i porti e i Comuni interni, aumentando così la capacità di attrazione di investimenti, la crescita della competitività delle imprese locali e anche nuove opportunità occupazionali.
In particolare, per la città di Civitavecchia si aprono i seguenti scenari strategici:
- sviluppare nuovi investimenti da parte delle piccole e medie imprese locali in vari settori di riferimento dell’economia locale, come ad esempio i servizi per la nautica da diporto e la cantieristica navale;
- attivare le azioni infrastrutturali e funzionali necessarie perché il territorio acquisisca un ruolo logistico-infrastrutturale centrale all’interno dei flussi di trasporto di merci e passeggeri al livello locale, nazionale ed internazionale;
- ricostruire un’identità “marittima” adeguata al suo sviluppo costiero, in grado di produrre sinergia tra aree costiere ed aree interne, connettendo efficacemente il territorio interessato e creando tutte quelle sinergie istituzionali, imprenditoriali e di servizio utili alla caratterizzazione di Civitavecchia come “Città del mare” che sul mare e dal mare può fondare una parte rilevante del proprio sviluppo economico ed occupazionale, a cominciare dalla Blue Economy.
Arch. Rossana Corrado
Chi è Rossana Corrado?
Architetto urbanista, iscritta all’Ordine degli Architetti di Roma e Provincia, con Master di II livello in Urbanistica nell’Amministrazione Pubblica e Dottorato di ricerca in Pianificazione territoriale e urbana, conseguiti presso Università Sapienza di Roma.
Esperta Senior in Edilizia presso la Regione Emilia-Romagna, selezionata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, per supporto tecnico-operativo alle Enti Locali nell’attività di gestione delle procedure complesse previste dal PNRR.
Membro del Gruppo di Lavoro Roma Capitale-Agenzia del Demanio-Ministero della Difesa per la razionalizzazione e la valorizzazione degli immobili militari, in qualità di funzionaria del Dipartimento Programmazione e Attuazione Urbanistica del Comune di Roma.
Già Assessore all’Urbanistica presso il Comune di Ardea, con delega anche agli usi civici.
Consulente Tecnico per Amministrazioni giudiziarie e soggetti privati.
Docente incaricato di Diritto urbanistico e Regolamentazione edilizia e urbanistica presso i due più importanti atenei romani, Sapienza e Roma Tre.
Membro del Coordinamento Urbanistico di Confedilizia e componente del Nucleo Ricostruzione della Sezione di Protezione Civile dell’Ordine degli Architetti di Roma e Provincia.
Autrice di numerosi saggi e articoli per diverse riviste di settore e curatrice di rilevanti pubblicazioni di carattere sia scientifico che istituzionale.