Spett.le Sin­da­co di Civ­i­tavec­chia
dott. Mar­co PIENDIBENE

Spett.li asses­sori comu­nali

Spett.li Con­siglieri Comu­nali
comune.civitavecchia@legalmail.it

Spett.li Con­siglieri region­ali
On.le Emanuela MARI
emari@regionelazio.it
On.le Mari­et­ta TIDEI
mtidei@regionelazio.it

OGGETTO: Dopo Enel, quale futuro per la nos­tra Comu­nità?

A pochi giorni dal­la chiusura del­la cen­trale Enel — che sarà uno tsuna­mi sul piano occu­pazionale ed eco­nom­i­co per la cit­tà — non sem­bra essere sta­ta intrapre­sa anco­ra una stra­da che pos­sa arginare le falle che questo even­to porterà con sé.

Come se non bas­tasse dob­bi­amo osser­vare che vivere a Civ­i­tavec­chia cos­ta sem­pre più caro. Da agos­to i con­tribuen­ti civ­i­tavec­chiesi, in con­sid­er­azione che si è com­ple­ta­to il pas­sag­gio ad ACEATO2 del servizio idri­co, stan­no per­cepen­do sulle loro tasche quan­to sia aumen­ta­to il canone idri­co, a ciò si deve aggiun­gere che l’addizionale IRPEF è sta­ta ritoc­ca­ta rag­giun­gen­do il mas­si­mo pre­vis­to per legge (0,80%) ed anche per la TARI nonos­tante sia tra le più cos­tose d’Italia, c’è sta­to un ritoc­co all’insù, cir­ca lo 0,7% e le prospet­tive non sono rosee in con­sid­er­azione che un pos­si­bile finanzi­a­men­to regionale che ci per­me­t­terebbe di abbat­tere i costi del­la rac­col­ta por­ta por­ta per le estreme per­iferie rischia di rimanere inuti­liz­za­to. Met­ti­amo­ci pure che gli stes­si uten­ti delle mense sco­las­tiche han­no potu­to “assag­gia­re” quan­to sia più… sala­to il servizio e il quadro è com­ple­to.

Con questo quadro des­olante viene da chieder­si se non sia il caso di ren­dere con­to del­la situ­azione alla cit­tad­i­nan­za e soprat­tut­to se si vuole affrontare il dopo Enel, sen­za colpi di pan­cia ma final­mente con un’analisi atten­ta ed obi­et­ti­va.

Se la mag­gio­ran­za ha dif­fi­coltà a delin­eare una stra­da allo­ra si adot­ti­no queste scelte con la cit­tà, con­di­vise non solo con i par­ti­ti e con i movi­men­ti ma anche con le forze eco­nomiche,  quelle sin­da­cali e con il cit­tadi­no del­la stra­da che vuole parte­ci­pare: insom­ma, con tut­ti col­oro che han­no con­sapev­olez­za del­la situ­azione.

Si era par­la­to di un con­siglio comu­nale aper­to in cui affrontare i temi e soprat­tut­to le pro­poste, ma nes­suno ne par­la più. Ave­va­mo let­to che c’erano sul tavo­lo cinque investi­tori a trasfor­mare il sito ener­geti­co: per­ché non far conoscere nel det­taglio queste pro­poste? Se non si conosce, come si fa a fare una scelta?

Quali sono le carat­ter­is­tiche dell’impianto che pro­pone la Myre­chem­i­cal, e come si svilup­perebbe al di là dei 700 mil­ioni che sarebbe inten­zion­a­ta ad inve­stire sul sito di Tor­reval­dali­ga nord? E sul prog­et­to dell’auto­mo­tive, per­ché deve nec­es­sari­a­mente essere occu­pa­to l’ex Par­co ser­ba­toi abbat­ten­do il Bosco, quan­do invece ci sono aree attigue libere che potreb­bero sod­dis­fare quell’esigenza (tra l’atro a costi più ridot­ti nell’acquisizione dell’area)?

C’era un tavo­lo da con­vo­care da parte dell’Amministrazione: per­ché non lo si è fat­to? Eppure lo scor­so 9 otto­bre l’A.C. ha scrit­to “Dal­la riu­nione è emer­so l’impegno di sol­lecitare la ricom­po­sizione del Tavo­lo pres­so il MIMIT, da real­iz­zarsi a Civ­i­tavec­chia con la parte­ci­pazione di tutte le par­ti sociali, del Min­is­tero dell’Ambiente, di Invi­talia, Enel, dell’Autorità Por­tuale di Civ­i­tavec­chia, Fiu­mi­ci­no e gae­ta, del­la Regione Lazio e dell’A.C. oltre ai rap­p­re­sen­tati isti­tuzion­ali del Ter­ri­to­rio”.

Se si con­fronta la nos­tra crisi con quel­la dell’indotto STELLANTIS , il comu­ni­ca­to di ieri del Min­istro D’Urso che epi­lo­ga quel­la crisi, ossia la revo­ca dei licen­zi­a­men­ti dell’indotto, suona come un’ulteriore con­fer­ma di quan­to sia scarsa­mente con­sid­er­a­ta la nos­tra povera Civ­i­tavec­chia dopo aver dato molto al Paese.

Anche l’off shore non sem­bra par­tire, per­ché in man­can­za di incen­tivi l’energia eoli­ca non richia­ma inves­ti­men­ti, purtrop­po anche i seg­nali che a liv­el­lo inter­nazionale arrivano sull’automotive scon­sigliano forte­mente di affi­dare le sper­anze di occu­pazione a prog­et­ti di movi­men­tazione delle vet­ture.

Se non si intavola un con­fron­to tut­ti insieme, dif­fi­cil­mente potremo super­are questo tsuna­mi: la situ­azione è tal­mente crit­i­ca che non pos­si­amo par­tire da posizioni pre­cos­ti­tu­ite, non si può più ragionare con la pan­cia se vogliamo super­are ques­ta pro­fon­da crisi in cui ci siamo incanalati.

Ed anche la stes­sa Enel pos­si­amo las­cia­r­la andare via come se fos­se un’azienda qualunque? Mi sem­bra stra­no che pro­prio chi non ha mai risparmi­a­to critiche fero­ci al colos­so ener­geti­co, oggi la las­ci andare sen­za coin­vol­ger­la in qualche obi­et­ti­vo, in qualche strate­gia, sen­za chia­mar­la alle sue respon­s­abil­ità.

Noi del Buon Gov­er­no ci siamo a fornire il nos­tro con­trib­u­to ed a pren­der­ci le respon­s­abil­ità di scelte che vadano nell’interesse del­la cit­tà.
A Voi il riscon­tro.

Vit­to­rio PETRELLI

Lista civi­ca Il Buon Gov­er­no